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Orientamento psicoanalitico

Orientamento psicoanalitico

Chi sono

Sono una psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico.

Dopo il conseguimento della laurea in psicologia mi sono specializzata presso l’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica di Torino e successivamente mi sono dedicata all’approfondimento della tecnica psicoanalitica. Ho svolto attività clinica e di supervisione in varie strutture e da anni esercito il lavoro di psicoterapeuta presso il mio studio di Cherasco con pazienti adulti, tardo adolescenti, anziani e coppie.

  • Iscrizione all’Albo professionale degli Psicologi del Piemonte in data 24.11.2003 con N° 3770
  • Iscrizione all’Elenco degli Psicoterapeuti del Piemonte in data 21.01.2008

Orientamento psicoanalitico

La psicoterapia di orientamento psicoanalitico nasce dall’opera di Freud e si articola intorno agli sviluppi della psicoanalisi contemporanea che fanno della relazione, dell’ascolto e dell’empatia i principali strumenti di cura della sofferenza psichica. Essa si interroga sulle cause profonde del disagio soggettivo e si fonda sull’idea che ci siano aspetti inconsci che esercitano un’influenza significativa e decisiva sulla nostra vita.

È pertanto una forma di cura volta a conoscere e trasformare quegli schemi inconsci affettivi, ideativi e comportamentali che sono all’origine dei sintomi e del disagio esistenziale manifestato. Tale psicoterapia non si occupa unicamente di affrontare lo specifico problema attuale ma di riorganizzare in maniera più completa alcune modalità di funzionamento della persona al fine di fornire complessivamente un maggiore equilibrio e un maggiore benessere.

In questa dimensione, ciò che diventa strumento di trasformazione è la relazione tra terapeuta e paziente; gli atti compiuti, le parole scambiate, i sogni e le fantasie assumono un valore terapeutico. Gli stati dolorosi vengono contenuti e trovano ricovero nella relazione, per questo possono essere trasformati.

“A differenza di altri orientamenti psicoterapeutici, l’indirizzo psicoanalitico prevede che ogni terapeuta si sia a sua volta sottoposto ad un trattamento analitico, allo scopo di conoscere a sufficienza le sue sofferenze per poter trattare quelle dei suoi pazienti”